Il Pay per Click funziona.
Giusto ma…
Il Pay per Click COSTA!
E il problema è che costa sempre di più.
Non sto parlando di costo per singolo click: sto parlando di ritorno di investimento. È sempre più piccolo.
Vuoi sapere perché?
Perché le piazze sono sempre più affollate, c’è sempre più competizione, e la domanda non cresce in proporzione.
Per fortuna ci sono ancora degli interessanti margini di manovra. Se li conosci rischierai molto meno di buttare i tuoi soldi per campagne dal ROI nullo.
Vuoi sapere quali?
In questo articolo ti darò tutte le informazioni FONDAMENTALI per evitare i più grossi – ahimè diffusi – errori.
Per vendere di più e spendere meno, con il Pay per Click!
Bene.
Cominciamo con un dato…
Un grafico ci mostra quanto è aumentato il costo per l’acquisizione di nuovi clienti (CpA) negli ultimi anni:
Grafico tratto da: Searchengineland.com
+300% in due anni!
Ciò che fa riflettere è che il trend del CPA è chiaramente in crescita.
Ecco perché una strategia per il Pay per Click più che utile è necessaria.
Ogni strategia ha degli obiettivi.
Con il Pay per Click devi distinguere subito tra quelli a breve e quelli a medio lungo termine.
Breve termine Vs. Brand Awareness
La fretta è una cattiva consigliera.
Una tendenza purtroppo molto diffusa è quella di considerare solo le azioni volte a breve termine, perché possono dare risultati subito e in modo facilmente misurabile.
Invece anche il Brand Awareness ha la sua importanza.
Allora distinguiamo:
- se stai facendo una campagna ad esempio sulla rete di ricerca di Google, per comparire in testa ai risultati del motore di ricerca, stai facendo un’azione votata alle conversioni a breve termine. Stai promuovendo la tua offerta a chi sta cercando in quel momento, sono posizioni di valore in cui la concorrenza è serrata e il costo per acquisizione è spesso elevato.
- Se invece stai approntando una campagna banner, quasi certamente stai facendo Brand Awareness, con risultati poco misurabili (un banner può “scaldare” il tuo cliente e prepararlo a una decisione nel futuro, non sai quanto e non sai quando) ma spesso più a buon mercato.
A parer mio è necessario avere uno sguardo neutro su queste due modalità: non ce n’è una migliore in assoluto e quindi dovrai scegliere le tue azioni in base alla tua offerta, il tuo settore, il tuo piano strategico eccetera.
Non c’è solo AdWords
Un errore che ho visto di frequente è considerare solo AdWords, quando in realtà ci sono altre possibilità.
Non solo ci sono i network dei social, che possono esserti congeniali per come sono strutturati (ad esempio se la tua attività è B2B, LinkedIn è principe), ma ci sono player concorrenti di Google che puoi testare per raggiungere altri spazi di visibilità o costi di acquisizione più bassi.
Solo per farti un’idea eccoti una breve lista:
Network PPC:
Criteo – AdRoll – Bing Ads – Ebay Network – Dotand
Network Social PPC:
Linkedin ads – Facebook ads
Remarketing per massimizzare
Il Remarketing è una straordinaria risorsa strategica del Pay per Click.
Di cosa si tratta?
Si tratta di proporre la tua offerta a chi ha già visitato il tuo sito, mostrando i tuoi annunci ad esempio alle sole persone che hanno visitato una certa pagina, oppure a quelle che hanno abbandonato il tuo sito dopo aver caricato il carrello, magari mostrandogli proprio quei prodotti a cui hanno dimostrato interesse.
In particolare per quest’ultimo tipo di remarketing, “dinamico”, Google dichiara un raddoppio medio del tasso di conversione e una diminuzione media del 40% del costo per click.
Insomma il consiglio è:
vale la pena dedicargli tempo e risorse.
Pianifica in modo originale
Fare quello che gli altri non fanno può essere una strategia vincente, perché ti può mettere nelle condizioni di presidiare una posizione per un certo periodo.
Per fare degli esempi:
- C’è una keyword che ti permette di cavalcare una long tail? Provala.
- Il tuo network PPC attiva un nuovo tipo di campagna? Attivane una prima degli altri.
- Ti pare che la tua concorrenza non faccia campagne Gmail o Youtube? Falle tu.
PPC e Conversion Rate Optimization
Puoi usare il Pay per Click per studiare l’impatto delle tue offerte e dei tuoi messaggi, variando immagini, concetti o semplici parole chiave e facendo atterrare gli utenti su landing pages costruite ad hoc con gli stessi concetti, immagini e parole chiave.
In questo modo la tua campagna PPC non è solo uno strumento di promozione, ma anche di analisi, e ti permette di migliorare le conversioni e la tua comunicazione in tutti i canali e in tutti gli ambiti.
Studia quel po’ che basta
Una volta che hai deciso quale tipo di campagna vuoi mettere in campo dedica una o due ore a studiarne le caratteristiche tecniche e il parere degli esperti.
Nella blogosfera e in particolare su Youtube troverai moltissimi tutorial davvero ben fatti.
Usali, sarà tempo ben speso.
Conclusioni
Per una strategia di Pay per Click ripeto le stesse raccomandazioni che suggerisco sempre per la Conversion Rate Optimization:
Cerca di capire il meccanismo che sta dietro ai processi e non fidarti troppo delle regole e delle best practices, punta a quello che può funzionare per te nello specifico.
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